L’Isola che non c’è
Edoardo Bennato
Seconda stella a destra
questo è il cammino
e poi dritto, fino al mattino
poi la strada la trovi da te
porta all’isola che non c’è.
Forse questo ti sembrerà strano
ma la ragione
ti ha un po’ preso la mano
ed ora sei quasi convinto che
non può esistere un’isola che non c’è.
E a pensarci, che pazzia
è una favola, è solo fantasia
e chi è saggio, chi è maturo lo sa
non può esistere nella realtà!….
Son d’accordo con voi
non esiste una terra
dove non ci son santi né eroi
e se non ci son ladri
se non c’è mai la guerra
forse è proprio l’isola
che non c’è, che non c’è.
E non è un’invenzione
e neanche un gioco di parole
se ci credi ti basta perché
poi la strada la trovi da te.
Son d’accordo con voi
niente ladri e gendarmi
ma che razza di isola è?
Niente odio e violenza
né soldati né armi
forse è proprio l’isola
che non c’è…. che non c’è.
Seconda stella a destra
questo è il cammino
e poi dritto, fino al mattino
poi la strada la trovi da te
porta all’isola che non c’è.
E ti prendono in giro
se continui a cercarla
ma non darti per vinto perché
chi ci ha già rinunciato
e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te.
L’ISOLA CHE NON C’E’… – Utopia: forza trainante dell’esistenza!
L’Isola che non c’è è un luogo immaginario in cui agisce il personaggio di Peter Pan inventato
nel 1904 da James Matthew Barrie. Solo i bambini possono accedervi, grazie alla loro
immaginazione, seguendo la “seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino”. Nella canzone
l’isola è il simbolo della ricerca della felicità, di un’armonia che non si può raggiungere ma sembra
sempre a portata di mano e in fondo abbiamo un po’ tutti bisogno di crederci, di pensare che al di là
di tutto ci sono momenti, situazioni nelle quali in qualche modo, anche se per poco, possiamo
davvero raggiungere quest’isola, e chi non ci crede (chi ride nella canzone) è più pazzo di chi crede
perché, in realtà, si autocondanna a non vedere orizzonti, a non guardare oltre. Il tema di fondo
quindi è la capacità di sognare, il bisogno dell’utopia quale forza trainante dell’esistenza